Motivi decorativi e materiali degli arredi in stile Luigi XIV
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Motivi decorativi e materiali degli arredi in stile Luigi XIV

Sui mobili di questo periodo, che mantengono l'impostazione architettonica dell'inizio del Seicento, motivi ispirati all'antico, quali corazze, scudi, cornucopie, sfingi, grifoni, cavalli alati, aquile, delfini, leoni, lire e cetre si affiancano ai simboli della corona di Francia: corone, scettri, gigli incorniciati da palme, conchiglie, corone d'alloro. Balaustri, erme, medaglioni e pilastri, elementi tratti dall'architettura classica, di chiara ascendenza rinascimentale, decorano inoltre cornici e supporti.

I materiali impiegati erano tra i più sontuosi, le impiallacciature e gli intarsi in legni pregiati erano arricchiti da pannelli in commesso di pietre dure, da incrostazioni in corno e madreperla e da applicazioni in metallo, specialmente bronzo e argento. In argento massiccio vennero realizzate intere serie di mobili come, per esempio, quelli ordinati per la Galleria degli Specchi a Versailles; questi arredi vennero fusi nel 1689 in seguito alla crisi economica provocata dalle spese di guerra e sostituiti con altri realizzati in legno dorato, argentato o laccato.

Si diffonde e si afferma poi anche in Francia la moda delle porcellane e delle lacche importate dalla Cina e dal Giappone: vasi e stipi, in genere montati su supporti in bronzo dorato o in legno intagliato e dipinto nello stile del periodo, sostituiscono i molto più dispendiosi arredi in argento.

Nei laboratori dei Gobelins vennero inoltre creati mobili e altri oggetti à la façon de la Chine, verniciati in modo da assomigliare alle lacche o decorati con motivi ispirati alla Cina e in genere all'Oriente, regioni di cui non si aveva una visione molto precisa. Molti di questi mobili 'cinesi' avevano, probabilmente, un carattere assai poco esotico. Dalle descrizioni contemporanee che ci sono giunte sappiamo infatti che gli elementi figurativi e gli ornamenti venivano interpretati molto liberamente e inseriti in strutture ancora rigorosamente classicheggianti.

 

Un esempio tipico fu quello degli arredi creati per il Trianon de porcelaine fatto costruire da Luigi XIV per la sua favorita, Madame de Montespan, nell'in- verno 1670-71. Disegnato dal- l'architetto Louis Le Vau (1612- 70), l'edificio fu il capostipite di un'innumerevole serie di padiglioni e tempietti da giardino in stile cinese. Decorato da porcellane, offriva allo sguardo un interno completamente blu e bianco, colori allora ritenuti squisita- mente 'cinesi'. La chambre des amours era ammobiliata con se- die 'cinesi' tappezzate in blu e bianco o in oro e argento: il letto nella chambre de Diane, decorato con putti di gusto prettamente europeo, era 'cinesizzato' dal taffettà blu, oro e argento delle cortine, mentre tavoli e tavolini erano tinti in bianco e blu come le porcellane.