Architetti e disegnatori nello Stile Luigi XIV
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Architetti e disegnatori nello Stile Luigi XIV

Tra gli artisti e ornatisti che contribuirono alla definizione del mobile Luigi XIV, fu Jean Lepautre (1618-82), fratello del- l'architetto Antoine Lepautre (1621-91), formatosi durante il regno di Luigi XIII, al quale si deve l'introduzione delle grottesche, decorazioni fantastiche a piccoli motivi vegetali stilizzati comprendenti figurine umane o animali, e di altri motivi in cui è chiara l'influenza italiana, fiamminga o l'ispirazione all'antico. Si conservano circa duemila incisioni tratte dai suoi disegni in cui compaiono mensole da camino, mobili, letti, urne.

È possibile distinguere nella sua opera una prima fase, caratterizzata da una decorazione forse troppo ricca e pesante per l'esuberante presenza di putti, fiori e foglie, ninfe e satiri, e una seconda in cui il disegno è più raffinato ed elegante. Il figlio, Pierre Lepautre (c. 1648-1716), operò sotto la direzione dell'architetto Jules Hardouin-Mansart (1646-1708) come disegnatore a Versailles. Il suo stile è ti- pico degli inizi del Rococo.

 

Jean Bérain (1637-1711), ar- chitetto e disegnatore, ebbe il grande merito di aver segnato una svolta nello stile decorativo tra Seicento e Settecento. Figlio di un armaiolo, si stabilì a Parigi verso il 1644. Dieci anni più tar- di venne nominato dessinateur de la Chambre et du Cabinet du roi con l'incarico di organizzare balletti, feste e spettacoli per cui disegna- va costumi, apparati e scenografie. Nel 1691 divenne maître dessinateur e sostituì Le Brun nel progettare i mobili per la corte. I suoi disegni anticipano il gusto rococo: il suo stile decorativo, elegante e capriccioso, così ben definito da esser poi detto "alla Bérain", predilige l'impiego di grottesche, a cui diede una grazia particolare, e che spesso coronò di baldacchini drappeggiati di leggeri tessuti e sorretti da erme. Egli atteggia in pose eleganti le divinità, raffigurate tra foglie d'acanto, e ama le composi- zioni con strumenti musicali, le singeries, scene i cui personaggi sono scimmie, o con figure e personaggi orientali. La disposizione dei motivi ornamentali rimane simmetrica e armoniosa. Nel 1711 venne pubblicata a Parigi una serie di incisioni con il titolo Oeuvres de Jean Bérain, recueillies par les soins du sieur Thuret. Bérain, parente del più grande ebanista francese del periodo Luigi XIV, Charles Boulle, lavorò con lui al Louvre dove si trovavano gran parte degli ateliers dei mobilieri della corona.

 

L'ultimo grande disegnatore del periodo Luigi XIV fu Claude Audran III (1658-1734), che segnò la fine del dominio di Le Brun. Originario di Lione, si trasferì a Parigi nel 1692, entrando poco dopo al servizio della corona. Gli elementi classici ancora presenti nella sua opera sono liberi dal simbolismo e dall'allegoria che avevano caratterizzato i decenni precedenti e si sviluppano secondo linee curve e leggere che segnano l'inizio del Rococò. Verso la fine del Seicento, non solo l'orna- mento diviene più aggraziato e libero, ma anche la struttura del mobile si affranca dalla rigidezza architettonica che l'aveva caratterizzato per tutto il secolo, adottando forme più mosse e profili leggermente sinuosi.